giovedì 12 novembre 2015

Da così a così


Come primo lavoro da pubblicare ho scelto uno degli oggetti che ultimamente mi ha dato più soddisfazione. A essere onesti non è un progetto molto impegnativo, anzi il fatto che in origine fosse già color noce mi ha agevolato nel lavoro di shabbatura e mi sono limitata a dare colore e patinare con la cera bituminosa. E’ un buon esempio di come si può ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, e questo secondo me  è uno degli aspetti che rendono lo shabby così famoso nel mondo.
Si tratta di un leggio che non trovava posto nella mia casetta perché così scuro e serio mal si abbinava all’ambiente e così mi sono messa all’opera per renderlo più colorato. Per prima cosa  ho dato una bella scartavetrata e poi ho passato le varie mani di colore. Avevo già in casa varie rimanenze di colori della Fleur (si acquista presso Leroy Merlin) e mescolandoli insieme ho ottenuto prima un grigio azzurro da usare come colore di base e poi un lavaggio tortora chiarissimo da usare come velatura.
Alla fine dei vari  passaggi ho utilizzato per la prima volta la cera bituminosa per dare una patina di antico al pezzo e devo dire che la lavorazione è risultata piuttosto facile e l’effetto veramente soddisfacente. 
Adesso, con questa nuova veste,  il leggio fa bella mostra di sé su un piccolo tavolino in salotto! 
PS: Non mi sono dilungata molto nella descrizione dei passaggi e dei materiali usati per non "stancare" con una lettura lunga e noiosa ma se qualcuno ha bisogno di più notizie sarò bel lieta di dare ulteriori informazioni. 

mercoledì 11 novembre 2015

ingresso al giardino

Oggi la Maison Arilù apre al pubblico. L’idea di un blog mi passa per la testa da un bel po’, ma la vita di tutti i giorni, si sa! porta via tempo ed energie alle idee più belle e a volte ci si accontenta di sognare; poi proprio come nei film succede un imprevisto che stravolge la quotidianità. A me è successo che una malattia imprevista mi abbia bloccato prima a letto e poi in casa per un lungo periodo e cosi ho deciso di fare necessità virtù e di trovare almeno un aspetto positivo in questa brutta faccenda. Ecco che nasce questo angolino tutto mio. Sarà una piccola casa accogliente per i pochi che vorranno farmi compagnia. Sarà un rifugio a tratti un po’ trascurato con poche parole ponderate. Sarà una casa che crescerà lentamente e quasi impercettibilmente. Sarà un buen retiro che all’apparenza apparirà deserto e infruttuoso. Ma come si sa: l’indispensabile è invisibile agli occhi e chi saprà andare oltre le apparenze troverà un caldo rifugio con un fuoco allegro con cui scaldarsi. Quindi… benvenuto a chi vorrà accompagnarmi in questo percorso.