mercoledì 8 febbraio 2017

Hygge e la ricerca della felicità


HYGGE: sono incappata per caso in questa parola strana e sconosciuta che mi ha subito incuriosito e da qualche giorno sto leggendo qua e là articoli e post su cosa è e cosa vuol dire "hygge". Intanto ho capito che non c'è traduzione letterale a questo termine che risale ai primi scritti in lingua danese della fine del XVIII secolo. Da allora lo spirito hygge  pervade tutto lo stile di vita dei popoli del Nord (in primis danesi e norvegesi) fino ad arrivare ai nostri giorni in cui i sondaggisti hanno più volte definito il popolo danese come il più felice del mondo. Forse allora ci converrà fidarci e raccogliere qualche consiglio sullo "star bene"; consigli che poi alla fin fine sono elementari e comuni a tutti i popoli ma forse ultimamente ai più è sfuggita di mano la volontà di rendere ogni giorno un pò più sereno e meno stressante. Per voler essere un po’ più precisi e scendere nel dettaglio hygge è tutto quello che ci fa stare bene: una cena tra pochi amici è hygge, guardare la tua serie tv preferita accoccolati tutti insieme sul divano è hygge, una pausa con un buon libro e una tisana calda e hygge, ascoltare musica soft alla luce di tante candele facendo un bagno caldo nella vasca è hygge.
Per dirla all’anglosassone si potrebbe paragonare la hygge con quella definizione che si sente sempre più spesso: la mindfulness. Con la differenza sostanziale che la hygge è soprattutto condivisione e connessione con gli altri. Mentre la mindfulness è la ricerca soggettiva di un equilibrio personale, la costruzione della hygge è fatta di pluralità e non di individualità. E così per creare la vera serata hygge si aprono le porte e si inventano occasioni di incontro e socializzazione, ma sempre con poche persone fidate con cui sentirsi  sicuri, protetti dal mondo. I nostri momenti migliori sono fatti di  atmosfera e confidenza, connessione e condivisione, relax e coccole.  Hygge sono quei momenti vissuti con figure speciali che possono essere figli e compagni ma anche amici ristretti: momenti vissuti in inverno nelle case riscaldate da una camino o in estate in un giardino colorato.
Sull’entusiasmo  delle mie ultime letture, oggi ho fatto l'esperimento di rendere "hygge" il mio rientro a casa. Certo, il clima grigetto e umidiccio della stagione ha aiutato a ritrovare nel calore di casa un senso di appagamento e di conforto e così con pochissimi elementi mi sono ritagliata una parentisi hyggissima tutta per me! Così ho scartato il mio giornale preferito appena arrivato per posta, ho scaldato una tortina fragrante e con la centrifuga mi sono preparata una spremuta profumata e fresca; a questo punto è bastata la fiammella di una candelina e la musica giusta. In poco meno di mezz’ora ho ricaricato le batterie e la giornata è diventata subito più rilassata e piacevole.
Bevanda Hygge: 1 kiwi, 1 mela, 1 arancia, 1 banana, ½ avocado, 1 carota, ½ limone, niente zucchero.
Lettura Hygge: il nuovo numero di ELLE.
Musica Hygge: playlist spotify “Don’t panic” by PopSugar.