HYGGE: sono incappata per caso in questa parola strana e sconosciuta che mi ha subito incuriosito e da qualche giorno sto leggendo qua e là articoli e post su cosa è e cosa vuol dire "hygge". Intanto ho capito che non c'è traduzione letterale a questo termine che risale ai primi scritti in lingua danese della fine del XVIII secolo. Da allora lo spirito hygge pervade tutto lo stile di vita dei popoli del Nord (in primis danesi e norvegesi) fino ad arrivare ai nostri giorni in cui i sondaggisti hanno più volte definito il popolo danese come il più felice del mondo. Forse allora ci converrà fidarci e raccogliere qualche consiglio sullo "star bene"; consigli che poi alla fin fine sono elementari e comuni a tutti i popoli ma forse ultimamente ai più è sfuggita di mano la volontà di rendere ogni giorno un pò più sereno e meno stressante. Per voler essere un po’ più precisi e scendere nel dettaglio hygge è tutto quello che ci fa stare bene: una cena tra pochi amici è hygge, guardare la tua serie tv preferita accoccolati tutti insieme sul divano è hygge, una pausa con un buon libro e una tisana calda e hygge, ascoltare musica soft alla luce di tante candele facendo un bagno caldo nella vasca è hygge.
Sull’entusiasmo
delle mie ultime letture, oggi ho fatto l'esperimento di rendere
"hygge" il mio rientro a casa. Certo, il clima grigetto e umidiccio
della stagione ha aiutato a ritrovare nel calore di casa un senso di
appagamento e di conforto e così con pochissimi elementi mi sono ritagliata una
parentisi hyggissima tutta per me! Così ho scartato il mio giornale preferito
appena arrivato per posta, ho scaldato una tortina fragrante e con la
centrifuga mi sono preparata una spremuta profumata e fresca; a questo punto è
bastata la fiammella di una candelina e la musica giusta. In poco meno di
mezz’ora ho ricaricato le batterie e la giornata è diventata subito più
rilassata e piacevole.
Lettura Hygge: il nuovo numero di ELLE.
Musica
Hygge: playlist spotify “Don’t panic” by PopSugar.