Oggi prima giornata di fine estate: piove e in cielo i tuoni rompono il
silenzio. Non c’è altro da fare che stare in casa a scrivere al pc Ne
approfitto anche per lasciare un post sul blog che in queste settimane ho
trascurato per godermi l’aria aperta. L’ultimo lavoro è il recupero di quella
che in origine era una coppia di comodini rifiniti con una non meglio definita
vernice metallica. Per toglierla ho penato un sacco e ci sono voluti ben 4
lavaggi con acqua calda, ammoniaca e bicarbonato. Dopo di ché sono state tolte le
gambe a uno dei due comodini e sono stati incollati uno sull’altro per formare
un unico mobiletto da bagno. Ho passato una prima mano di Vintage Rose VP e poi
ho iniziato a provare la tecnica del brushed (o blending che dir si voglia): tentativo fallito miseramente! Non
so se per colpa del tipo di prodotto – forse servono altri tipi di vernici
rispetto alle chalk - o solo per una questione di colori - forse il French Grey
VP non si adatta al blending, l’effetto era quello di acqua sporca sul colore
chiaro di fondo. Comunque ho dovuto ripiegare su una tecnica diversa: la
sfumatura tra 3 colori di base (il rosa antico, viola/lilla e un grigio) più 2
gradazioni intermedie che ho creato miscelando i 3 colori principali.
La
tecnica della sfumatura mi è costata quattro giorni di lavoro! Anche se dopo
due giorni avrei potuto smettere di cercare la sfumatura “perfetta” perché più
sfumavo e meno ero convinta del risultato; così ho passato almeno un paio di
giorni a ripassare colore su colore fino a che non mi sono arresa ad accettare
il risultato! Per finire ho applicato lo stencil calligrafico sul piano (che
come sempre arricchisce molto il lavoro ma che ogni volta mi fa perdere la
pazienza per quanto è difficile da stendere) e vari fregi in resina fatti da
me. Ultimo passaggio con le cere: grazie alle cere anche le sfumature hanno
preso un senso più definito: cera neutra per sigillare e poi cera talpa e cera
bianca fatta da me per sfumare e patinare. E finalmente è finito! Molta fatica
ma risultato soddisfacente per fortuna! Devo ringraziare Barbara per l’idea dei
comodini accoppiati, Lorena per i video sulle sfumature e sullo studio del
colore e Elisa per l’applicazione delle cere; senza i loro consigli non sarei
riuscita ad ottenere questo risultato.
sabato 24 agosto 2019
venerdì 2 agosto 2019
Nuova vita alla ceramica
Nell’attesa di finire un mobiletto per il bagno levo mi sono dedicata a un piccolo lavoretto che ho fatto a tempo perso; niente di eclatante ma forse a qualcuno può servire visto
che ho lavorato su un oggetto e su un materiale un po’ inusuale: la ceramica. La cosa
più difficile è stato preparare la base in modo che la vernice aggrappasse
bene: non avevo aggrappante in casa ma volevo proprio metterci le mani e quindi
per saltare questo passaggio ho lavorato di carta vetrata e ho abraso più possibile
la superficie. Naturalmente non sono
riuscita a passare in tutti i punti e infatti a fine lavoro quando ho
passato la cera un po’ di colore è comunque saltato via ma nel complesso ho
ottenuto il risultato che volevo. Dopo l’abrasione a mano ho protetto il fondo
del cielo (perché era l’unica cosa che mi piaceva) con lo scotch carta e poi ho cominciato a passare
la chalk (Vintage paint french beige);
ci sono volute circa 3 mani date con vari pennelli da acquarello (dal numero 3
per i particolari più piccoli al numero 8 per le zone più ampie).
Dopo un paio
di giorni ho passato la cera taupe di Autentico con un vecchio pennellino da
trucco, togliendo con un cotton fioc la cera che debordava fuori dalla zona
passata a chalk. Tutto qua…. Un piccolissimo recupero ma d’effetto!
Iscriviti a:
Post (Atom)