Quando Instagram e Facebook mi stanno stretti ritorno qua: al mio giardino
segreto, come lo chiamo io, un luogo virtuale dell’anima dove posso sfogare la
mia necessità di scrivere e condividere immagini come gli altri social non mi
permettono di fare e così eccomi a ricordare il mio passaggio a Votigno di
Canossa.
Ci sono posti che non avevi mai visitato nè mai vissuto ma che una
volta raggiunti ti fanno sentire a casa, come se finalmente fossi ritornato al
tuo porto sicuro: Votigno l'ho sentito così. Erano anni che inseguivo il sogno
di conoscere e visitare la Casa del Tibet (così è conosciuto da tutti il
piccolo borgo emiliano).
Il mio corso
di tappezzeria a Parma – di cui vi parlerò prestissimo – è stata la scusa per
andare appositamente fino a Votigno e vedere finalmente con i miei occhi il
famoso borgo dalle atmosfere mistiche. Le aspettative sono state ampiamente
ripagate, complice la domenica soleggiata di inizio ottobre e il mio umore alle
stelle per l’esperienza fortunata appena vissuta. Siamo “approdati” al borgo
medievale nel primissimo pomeriggio e una musica dolcissima ci ha accolti dai
primi passi nel borgo. Ammetto che la strada per arrivare non è facile né adatta
a qualsiasi mezzo e questo aspetto l’ho letto come una piccola prova per
arrivare alla “meta”. Da qui però tutto è stato perfetto: il borgo semi
deserto, la musica ipnotica che si diffondeva nell’aria tersa e pulita, il
fotografo e il pittore che attendavano i visitatori presso la mostra installata
negli edifici del borgo, l’acqua che gorgogliava nelle fontane, tutto era pace,
armonia e luce.
Per chi non avesse mai sentito parlare prima di Votigno vi dico
che dal 1999, racchiude tra le sue mura “La
Casa del Tibet”, voluta dal reggiano Stefano Dallari e inaugurata dal Dalai
Lama. Si tratta di una struttura
unica in Italia, e addirittura la prima in Europa, dove i monaci
e altri appassionati possono pregare, seguire convegni e immergersi anima e corpo nella cultura tibetana.
Una volta entrati a Votigno, infatti, tra case in mura di pietra e una
piazzetta, si possono notare le statue
del Buddha oltre ad altri simboli legati alla cultura e
religione tibetana disseminati in tutto il borgo. Passeggiare qui sarà una vera esperienza mistica e per
chi vuole, la domenica pomeriggio, è possibile anche visitare il museo in cui
sono custoditi costumi, fotografie e altri preziosi oggetti che possono aiutare
meglio a comprendere la religione buddista e la vita in Tibet. (fonte www.siviaggia.it).
Oltre a Votigno nelle immediate vicinanze si trovano i resti del
castello di Matilde e la Pietra di Bismantova che sono gioielli del nostro
patrimonio sicuramente più conosciuti e che mi sono ripromessa di conoscere
meglio.