venerdì 20 novembre 2020

Halloween per Thanksgiving

Da qualche parte ho letto che il sovraccarico di percezioni negative degli ultimi mesi ci rende passivi, non so voi ma io personalmente posso solo confermare.
Non dico solo a livello fisico (cosa che mi succede ogni anno all'arrivo della brutta stagione) ma anche a livello mentale e creativo. Ma...per uscire da questo loop negativo c'è solo una strada: svegliarsi e tornare a essere attivi di nuovo. Coltivare le emozioni positive: creare entusiasmo, ottimismo, azione, speranza. Così riparto dalle piccole cose e riprendo in mano colori e pennelli per distogliere l'attenzione dalla negatività e dai brutti presagi.
Avevo seppellito in cantina un paio di piccole cassettine da frutta e a vederle finite credo che queste cassettine siano perfette anche in versione natalizia: sono della misura giusta per confezionare regali contenenti candeline e saponette fatte in casa o marmellatine e miele nostrano che dite? Ho aggiunto dei piedini di ferro trovati su un sito di shopping online e volevo provare i nuovi timbri IOD della collezione di Natale, così con tutti i rimasugli di colore che ho in laboratorio ho creato due piccoli contenitori per le mie zucche....eh si....l'ho detto che ultimamente sono svogliata e senza stimoli....così è andata a finire che le zucche di Halloween le ho preparate per il Thanksgiving! Le scatoline sono state colorate con Vintage Paint, Mon Rever e Autentico Paint e anche i timbri sono fatti con gli stessi prodotti. Alcune zucche sono cucite a mano con tessuti riciclati, altre sono state dipinte anni fa e le ho mantenute così com'erano, altre ancora le ho decorate con fregi in pasta modellabile e clay paint colore verde salvia e poi patinate con cere scure. I fregi sono tutti colorati con metallici Fleur e sulle zucche rossa e byzantine ho eseguito una sorta di moscatura con metallico champagne.








In mezzo all'allestimento ci sono poi due oggetti strani....in onore all'America visto che si parla di Halloween e Thanksgiving ho sistemato anche due sfere di Maclura pomifera: pianta originaria del Nord America, la maclura era comune tra i nativi, in particolare Osagi (ma anche Comanche e Kiowa), e impiegata nella costruzione di archi, tintura dei tessuti, nonché come rimedio contro le congiuntiviti e infiammazioni degli occhi. Il colorante ricavato dalla corteccia e dalle radici si usava per tingere il volto con un colore giallo limone nei rituali degli Osagi. Il legno, durissimo ed elastico, di colore ocra e dotato di bellissime venature più scure, può essere utilizzato per creazioni artigianali pregiate o per la realizzazione di attrezzi durevoli, oltre ai già menzionati archi. Il frutto è apprezzato dagli scoiattoli, mentre negli esseri umani, seppur non velenoso, causa il vomito e non è commestibile. Nel 1818 venne introdotta in Europa e nel 1827 in Italia, dove ebbe una certa diffusione soprattutto in Toscana e nel LazioGià questo piccolo lavoretto ha seminato un piccolo germoglio di positivtà e allegria e ora non resta che coltivarlo e custodirlo giorno per giorno nell'attesa che germogli presto!







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