martedì 19 ottobre 2021

VIAGGI DI RITORNO - VOTIGNO

Quando Instagram e Facebook mi stanno stretti ritorno qua: al mio giardino segreto, come lo chiamo io, un luogo virtuale dell’anima dove posso sfogare la mia necessità di scrivere e condividere immagini come gli altri social non mi permettono di fare e così eccomi a ricordare il mio passaggio a Votigno di Canossa.

Ci sono posti che non avevi mai visitato nè mai vissuto ma che una volta raggiunti ti fanno sentire a casa, come se finalmente fossi ritornato al tuo porto sicuro: Votigno l'ho sentito così. Erano anni che inseguivo il sogno di conoscere e visitare la Casa del Tibet (così è conosciuto da tutti il piccolo borgo emiliano).

Il mio corso di tappezzeria a Parma – di cui vi parlerò prestissimo – è stata la scusa per andare appositamente fino a Votigno e vedere finalmente con i miei occhi il famoso borgo dalle atmosfere mistiche. Le aspettative sono state ampiamente ripagate, complice la domenica soleggiata di inizio ottobre e il mio umore alle stelle per l’esperienza fortunata appena vissuta. Siamo “approdati” al borgo medievale nel primissimo pomeriggio e una musica dolcissima ci ha accolti dai primi passi nel borgo. Ammetto che la strada per arrivare non è facile né adatta a qualsiasi mezzo e questo aspetto l’ho letto come una piccola prova per arrivare alla “meta”. Da qui però tutto è stato perfetto: il borgo semi deserto, la musica ipnotica che si diffondeva nell’aria tersa e pulita, il fotografo e il pittore che attendavano i visitatori presso la mostra installata negli edifici del borgo, l’acqua che gorgogliava nelle fontane, tutto era pace, armonia e luce.














Per chi non avesse mai sentito parlare prima di Votigno vi dico che dal 1999, racchiude tra le sue mura “La Casa del Tibet”, voluta dal reggiano Stefano Dallari e inaugurata dal Dalai Lama. Si tratta di una struttura unica in Italia, e addirittura la prima in Europa, dove i monaci e altri appassionati possono pregare, seguire convegni e immergersi anima e corpo nella cultura tibetana. Una volta entrati a Votigno, infatti, tra case in mura di pietra e una piazzetta, si possono notare le statue del Buddha oltre ad altri simboli legati alla cultura e religione tibetana disseminati in tutto il borgo. Passeggiare qui sarà una vera esperienza mistica e per chi vuole, la domenica pomeriggio, è possibile anche visitare il museo in cui sono custoditi costumi, fotografie e altri preziosi oggetti che possono aiutare meglio a comprendere la religione buddista e la vita in Tibet. (fonte www.siviaggia.it).









Oltre a Votigno nelle immediate vicinanze si trovano i resti del castello di Matilde e la Pietra di Bismantova che sono gioielli del nostro patrimonio sicuramente più conosciuti e che mi sono ripromessa di conoscere meglio.



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