E’ passato tanto tempo dall’ultima volta che mi sono
dedicata al blog; per me era prevedibile che succedesse, perché la pigrizia e la mancanza di tempo mi impediscono di portare
avanti progetti a lungo termine. Sicuramente devo lavorare di più sulla mia buona
volontà e sulla costanza nel mantenere saldi i miei buoni propositi. Di sicuro
c’è che questo piccolo passatempo mi è
mancato molto negli ultimi mesi, da quando la mia quotidianità ha ripreso i
normali ritmi e sono stata ricatapultata nuovamente nella frenesia e nella
noiosa vita di sempre. Ho pensato tante volte di trovare un buon post per
rinnovare la Maison Arilù, ma alla fine lasciavo sempre perdere per fare
altro (tutte cose molto meno gratificanti e piacevoli ma che all’apparenza
sembrano sempre di importanza maggiore). Invece finalmente ho trovato lo
stimolo per togliere la polvere e far prendere aria alla Maison: raccontare della
domenica appena passata a Casole d’Elsa al mio primo (e non ultimo) Natale al
Poggio.
Intanto va detto che la scelta del luogo è stata veramente
azzeccatissima e naturalmente questo è un merito anche del Comune di Casole che
ha accolto “il popolo del Poggio” in un
ambiente curatissimo e davvero adatto a presentare i lavori delle varie espositrici (e anche – a
sorpresa – di tanti espositori uomini!). Ogni antro e cavità accoglieva con luci
calde e d’atmosfera e anche le piazzette e i portici erano davvero ospitali e
il clima che si respira era molto caldo e piacevole. Sono venuta a conoscenza
di questa iniziativa, come quasi sempre accade, per caso. Avendo tra i
contatti di facebook alcune amiche che esponevano non ho voluto perdere l’occasione
per conoscerle di persona e ammirare i lavori che ero sicura non mi avrebbero delusa
e infatti così è stato; anzi, la realtà ha davvero superato la fantasia e le foto che avevo visto non rendono giustizia alla sensazione che dal vero si può godere toccando, annusando e godendo delle sfumature dei tanti colori che ho visto. In particolare ho conosciuto Erika: un'amica, che non posso chiamare altrimenti che “artista”!
Erika Chiari cura la sua pagina qui e a Casole ha proposto alcuni dei suoi lavori che così ho avuto l’occasione di ammirare
dal vivo; ora spero solo che accolga il mio invito e faccia un corso per imparare i suoi metodi. Non so come siano state le precedenti edizioni del “Natale
al Poggio” ma decisamente questa mia prima esperienza è stata appagante. Questo
mio piccolo contributo vuole essere un
grazie speciale a Dani Verde Salvia che – ahimè – non sono riuscita
a conoscere ed abbracciare perché era sempre accerchiata da un gran numero di persone; credo che
persone come lei, con un entusiasmo e una passione così forte da creare un
piccolo mondo così bello come quello del Natale al Poggio siano un patrimonio per tutta la comunità
delle creative (continuo a parlare al femminile e chissà perchè). Purtroppo non ho fatto foto e non mi sembra giusto usare
gli scatti di altri fotografi che hanno immortalato la giornata con splendide
immagini che però si possono trovare e ammirare qui in questo album
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