giovedì 24 dicembre 2015

Happy and Merry Christmas

Avrei dovuto scrivere la mia letterina giorni fa, ma io sono sempre in ritardo e poi credo che solo oggi le parole si siano sciolte insieme alla tensione degli ultimi giorni e così eccomi qua allo scadere della vigilia di Natale a fare i miei auguri e sopratutto a ringraziare le persone a cui voglio bene. Per cominciare voglio ringraziare alcune persone che non potranno leggermi, ma che mi hanno permesso di scrivere queste parole che fino a ieri erano imbavagliate dall'ansia e da un dolore costante. Quindi grazie alle infermiere  che ieri (contrariamente a quanto stabilito) hanno tenuto aperto un reparto di day hospital solo per me e ai medici che hanno operato in un giorno improbabile solo per farmi passare il Natale senza la preoccupazione di un intervento.
E ora veniamo ai nomi di tutti quelli che sono il mio Natale.
Per mio marito: Fernando meravigliosa creatura che mi consola, mi sprona, mi vizia e mi cazzia al bisogno, mi supporta e sopporta con amore, pazienza e  dedizione come il primo giorno. Non cambiare mai. 
Per i miei angeli custodi: Laura, Matteo e Filippo che si sono occupati di me e della casa per tanto tempo. Laura sei la figlia che ho sempre desiderato e Matteo e Filippo, anche se qualche volta cozziamo, non vi vorrei diversi da come siete. Siete il mio capolavoro. 
Per mia sorella: Ilaria che è la mia voce della coscienza, il mio grillo parlante. Tra me e te sei sempre stata la più grande e saggia.
Per i miei genitori: che vedo un po' più stanchi ma, che per me saranno sempre il mio faro nella notte, la guida e l'esempio da seguire.
Per le mie cugine: Tiziana, Serena e Francesca con cui sono unita nel nome della donna più grande che abbiamo conosciuto. Con loro e grazie a loro ho costruito la Maison Arilù. E Francesca. ...è inutile che scappi a Vicenza tanto ti seguiremo anche li.
Per i miei cugini: Fabio e David.  Le abitudini e la vita ci tengono lontani ma nel bisogno si sono resi presenti e mi hanno fatto sentire che la nostra famiglia c'è sempre. 
Per due amiche speciali: Paola e Paola. In voi ho trovato l'affetto costante e duraturo, l' onestà e la sincerità che per me sono il vero fondamento del termine amicizia.
Per un amico particolare: Mirko che non può esserci ma non manca mai di farmi sentire la sua vicinanza. Siamo l'esempio che un uomo e una donna possono essere amici senza fraintendimenti.
Per la mia infermiera personale: Manuela che è più veloce dell'elisoccorso del Maggiore! Che mi ha messo avanti a tutto per darmi sollievo e conforto.
Per due masterchef: Valerio e Primo che mi hanno portato a casa il ristorante quando io non potevo andare al ristorante.
Per la mia maestra: Claudia Porta del blog "la casa nella prateria" che ho incontrato per caso proprio nel momento giusto. Forse come scriveva Terzani è proprio vero che "Quando l'allievo è pronto il maestro compare". Con lei  ho imparato a perdonare, a trovare coraggio e voglia di cambiare.
Per le amiche di tutti i giorni: Daniela, Barbara e Laila che ci sono sempre.
Per le amiche di whatsapp: Erica, Rossella, Marika, Fede, Rita,  Beatrice, Vale, Manuela, Barbarina che ognuna nelle proprie possibilità mi ha tirato su di morale e strappato una risata. 
Per le amiche lontane: Patrizia e Livia. Perché siete l'esempio che la distanza non è un impedimento. Che se si vuole il tempo per una telefonata o un caffè si trovano sempre nonostante gli impegni, le sfighe e la vita frenetica. Tu Patrizia hai  avuto la capacità di annullare le distanze e essere presente sempre. Con te Livia basta un "ci sei?" e una mezz'ora sedute davanti a un the pasticcini diventa la cosa più facile e naturale da fare. Che sti cazzi i "non ce la faccio, ho troppo da fare, non riesco a liberarmi", chi vuole esserci il tempo e il modo lo trova sempre. Con il tuo esempio quindi, ho capito un'altra cosa importante. ...che l'affetto non si può imporre.  Il regalo più grande che si può fare a una persona è esserci,  ma se questa persona non è pronta (oppure se non lo è più) non devo obbligarla a volermi bene. Se il mio tempo, il mio affetto è  un regalo non richiesto, non gradito non devo concederlo e sopratutto non devo aspettarmi lo stesso impegno, lo stesso slancio, lo stesso sentimento che provo io. Per certi affetti del passato avrò sempre un posto nel cuore ma non cercherò più di voler essere per forza anche nel loro presente.
Per la mia parrucchiera: Ilaria, che ha sacrificato il suo unico giorno libero per ridarmi un po' di femminilità.
Per le mie ex colleghe: Roberta, Katia, Roby,  Barbara, Marisa, Assunta, Antonietta. “La vera misura di una persona si vede da come tratta qualcuno da cui non può ricevere assolutamente nulla in cambio.” Il vostro affetto spassionato mi rende orgogliosa di avervi incontrato.
È stata una lettera un po' lunga,  forse troppo, non so in quanti avranno avuto la pazienza di arrivare fin qui, ma sentivo di doverlo, anzi volerlo fare. Di dedicare una parola a ogni persona che con il suo tempo e il suo affetto ha reso questo Natale spoglio di oggetti ma ricco di sostanza. Spero di non aver dimenticato nessuno. 
GRAZIE

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